In questo documentario in tedesco, del quale ho ricevuto il link dal mio amico tedesco Franz Bettinger, c'è l'essenza folkloristica montenegrina, l'ecologia rurale locale, che porta a costruirsi da zero le zattere, le "splavaranje", partendo dai tronchi e a raccogliere lungo le sponde e il fondo del letto del fiume i pezzi di metallo abbandonati da anni, il trasporto di favore di una capra - ricorda oggettivamente l'indovinello di chi sia da trasportare prima tra il lupo, la capra e la lattuga e mi ricorda soggettivamente il caprone immangiabile, spacciatoci per capretto, nella nostra discesa della Tara del 2002 - e, soprattutto, le meravigliose visioni di mezza estate della gola e del fiume Tara.
Se a qualcuno venisse lo stimolo di scenderlo - lo consiglio caldamente, anzi, freddamente - e lo vedesse alla propria portata, tenga conto che nel documentario il livello è medio basso e che siamo a inizio o forse mezza estate: in primavera ci sono tratti difficili di IV grado di volume, con alte onde e il fiume diventa una grande, lunga cavalcata nella natura disabitata.
Il documentario va visto per intero: mettetevi dunque comodi perché non è un video mordi e fuggi e consiglierei modestamente alla FICT di metterne il link sul proprio sito perché una discesa della Tara è l'essenza della canoa turistica ed esplorativa europea.
Arcangelo Pirovano (GENGIS)
https://www.arte.tv/de/videos/047418-000-A/360-geo-reportage/